Cause di estinzione della fideiussione. Generalità.
Il collegamento dell’obbligazione fideiussoria a quella garantita comporta che l’obbligazione principale trascina nella sua sorte la garanzia. Il venir meno dell’obbligazione garantita rappresenta un modo di estinzione dell’obbligazione fideiussoria, un modo di estinzione che non sorge dal rapporto o nel rapporto tra creditore e fideiussore, ma fuori di esso e che è conseguenza di un fatto giuridico diretto ad altri effetti, che solo indirettamente porta con sé l’estinzione della fideiussione.La fideiussione si estingue anche per cause che la riguardano direttamente: sono le stesse cause per cui si estingue ogni altra obbligazione, che, in quanto comuni alla generalità dei vincoli obbligatori, assumono la veste di cause estintive generali, ma sono anche cause ad essa speciali, perché dettate con specifico riguardo all’obbligazione fideiussoria. Difatti il codice contempla tre distinte e particolari ipotesi di estinzione dell’obbligazione fideiussoria: a) quando, per fatto del creditore, non può avere effetto la surrogazione del fideiussore “nei diritti, nel pegno, nelle ipoteche e nei privilegi del creditore” (art. 1955); b) quando, trattandosi di fideiussione per obbligazione futura, il creditore “senza speciale autorizzazione del fideiussore” ha fatto credito al debitore principale pur conoscendo, o dovendo ragionevolmente conoscere, che le condizioni personali di questi erano divenute tali da rendere notevolmente più difficile il soddisfacimento del credito (art. 1956); c) quando il creditore non abbia proposto le sue istanze contro il debitore entro sei mesi dalla scadenza dell’obbligazione e non le abbia diligentemente continuate. Il termine si riduce a due mesi, quando il fideiussore ha espressamente limitato la propria obbligazione allo stesso termine dell’obbligazione principale (art. 1957). Una causa di estinzione di ordine speciale è costituita anche dall’inosservanza dell’onere di escussione del debitore nel caso di beneficio di escussione (art 1944, comma 2). Si riferisce inoltre alla fideiussione ma riguarda più in generale tutte le garanzie e i privilegi la causa estintiva prevista dall’art. 1251, che deriva dal fatto del creditore, il quale abbia pagato il debitore senza invocare la compensazione di un suo credito verso il debitore.read more
Si dichiara che la “European School of Economics”, è un’istituzione accademica riconosciuta nell’ordinamento britannico.
I corsi di studio sono convalidati dalla “University of Buckingham” che rilascia il titolo accademico finale.
La “University of Buckingham” è ufficialmente riconosciuta dall’ordinamento britannico con il potere di rilasciare titoli accademici.
In particolare sono riconosciuti dal 2005 i programmi di studio “Undergraduate degree” in “International Business”, “International Finance” e “International Marketing”.read more
A soli 27 anni nella capitale mondiale della comunicazione, per guidare l’ufficio stampa di un’agenzia globale di pubbliche relazioni del fashion.
“In realtà è da 5 anni che lavoro a New York – racconta Benedetta Amadi – ma è da meno di un mese che sono a capo, nella sede nella Grande Mela, dell’ufficio stampa di Karla Otto, l’agenzia di Pr di moda”. Amadi può già vantare una buona esperienza: prima di Karla Otto ha lavorato in altre tre società, quasi sempre all’estero. “Ho cominciato nel 2003 con uno stage di sei mesi nell’ufficio stampa di Burberry a Londra, che alla fine si è tradotto in un’assunzione nella sede di Milano. Contemporaneamente, però, ho continuato e concluso gli studi in scienze delle comunicazioni», Studi che, dopo il liceo classico, sono proseguiti alla European School of Economics e hanno compreso anche sei mesi all’Esmod, la scuola di moda di Parigi, oltre che lo stage a Londra.read more
La mossa vincente è stata la prima: utilizzare uno dei nuovi mezzi per trovare lavoro via web, un sito di recruiting on line. “Cercavo aziende a caccia di giovani laureati da formare e far crescere, così ho incrociato su Internet un motore di ricerca di personale, dove un’azienda offriva un programma di graduate developer”. Il nome dell’azienda era un acronimo a lui sconosciuto, Cnh, e il fatto insolito era che Giovanni Marenco, oggi 27enne, nel 2005 si trovava a New York per concludere gli studi e stava per mandare il curriculum, sperando in un’assunzione, a un’azienda con sede a Torino.read more
“I nostri corsi estivi rappresentano un’opportunità internazionale. Sia per i ragazzi italiani che vogliono recarsi all’estero che per gli stranieri che vogliono trascorrere un periodo nel nostro Paese. Anche quest’anno abbiamo preparato una ricca proposta per quanti vogliano utilizzare l’estate per arricchire il proprio profilo formativo”. Lo afferma Gabriele Lupo, responsabile marketing della ESE, European School of Economics. l corsi sono offerti a vari livelli dedicati a diplomati, laureandi e laureati, ma sono aperti anche a quanti, già impegnati nella propria attività professionale, abbiano il desiderio di investire parte delle vacanze per acquisire competenze in nuovi settori. Gli studenti hanno l’opportunità di frequentare i corsi in Italia presso le sedi di Milano, Roma e Firenze.read more
Ai numeri ci tiene Federica. Precisa che lei di record mondiali ne ha stabiliti sei in carriera. Quello sui 200 metri ancora le appartiene. Quello sui 400, la sua gara tabù, le è stato appena tolto dall’inglese Joe Jackson: “Ma voglio riprendermelo”. Magari anche grazie al nuovo sponsor tecnico, Mizuno, che le dedicherà anche una linea di costumi e attrezzature per il nuoto, la F.P. Tatoo. Il simbolo è quello dell’araba fenice, il primo dei suoi cinque tatuaggi, quello che simboleggia la rinascita dalle proprie ceneri. A forza di rinascere Federica è cresciuta. Merito dell’Oro alle Olimpiadi di Pechino sui 200 metri conquistato il giorno dopo aver perso la gara dei 400. Merito del nuovo record sui 200 fissato il giorno dopo essere stata bloccata da un attacco di panico alla partenza dei 400. E chissà se è merito anche dell’amore per Luca Marin se, con lucidità rara in una ventenne, dice: “Cosa farò a 35 anni? Difficile che nuoterò ancora. Mia madre mi ha avuta a 26 anni. Dopo Londra 2012, magari avrò cose più importanti da fare che nuotare.”read more
Conoscere l’organizzazione sportiva in Italia: il Coni, le federazioni, le società. Preparare figure manageriali e professionali del settore sportivo. Imparare a comunicare nel mondo dello sport, organizzare manifestazioni sportive partendo dagli aspetti tecnico-giuridici. Sono solo alcuni degli obiettivi del corso in Management dell’organizzazione in eventi sportivi, che prende il via il 27 maggio presso la sede milanese della ESE – European school of Economics.
Lo scopo è quello di formare nuove figure manageriali in grado di occuparsi di gestioni sportivee e organizzazione di eventi. ll programma formativo, della durata di sette settimane e con frequenza obbligatoria ogni mercoledì e giovedì, si rivolge a neolaureati che intendono intraprendere la propria attività professionale nel settore del management e degli eventi sportivi. Le iscrizioni sono aperte anche a diplomati con forte passione e attitudine per lo sport ed a ex atleti professionisti che, terminata la carriera sportiva, intendono rimanere nell’ambiente in qualità di dirigenti o organizzatori di eventi.read more
“Sono già arrivate alcune richieste di iscrizione. Sono soprattutto stranieri: è un discreto successo, visto che è la prima volta che proponiamo un percorso per diventare style therapist e personal shopper”. Lo dice con orgoglio Mary M. Narenzo, Campus Manager di ESE (European School of Economics) di Milano. Il nuovo modulo è stato inserito all’interno della V edizione del corso in Management della moda, che prevede anche: Fashion & Luxury Goods Management; Event planning/Management; Integrated Marketing communication.read more
La questione del diritto alla felicità è estremamente attuale, come sa chiunque presta orecchio ai mezzi di comunicazione, ai sentimenti dell’opinione pubblica, alle istanze del mondo economico. Il sito internet della European School of Economics si apre con la frase
«Soltanto un uomo felice può cambiare l’economia»
e non a caso cita poi, al suo interno anche Franklin e Filangieri. E non si riferisce solo alle scienze economiche in senso stretto, ma anche a problemi di carattere più generale come quello della partecipazione dei cittadini alla politica, del miglioramento del vivere sociale, della possibilità di vivere bene e più a lungo, come molte scoperte mediche ci promettono. Molti sostengono, oggi come nel passato, che il vero scopo della politica deve essere il piacere e la soddisfazione degli uomini, garantito proprio da una società giusta ed equa, come quella profetizzata da Filangieri, che deve impegnarsi a trattare in modo imparziale ogni persona nelle questioni che riguardano la sua felicità.read more
La sede provvisoria della Corte di Giustizia delle Comunità Europee in Boulevard Konrad Adenauer, Luxembourg, è un moderno palazzo di vetro, una sorta di grande serra nel mezzo di un prato attentamente curato. Poco distante fervono i lavori di ampliamento e ristrutturazione della sede storica. Superati i rigorosi controlli all’ingresso, percorriamo la hall verso l’aula delle udienze. Attraverso le alte vetrate sono visibili altri cantieri, l’ossatura metallica di nuove, imponenti costruzioni. La scena sembra l’allestimento allegorico di un’Europa che cresce.read more
Una base studentesca di oltre duemila studenti e una “produzione” di mille laureati negli ultimi tre anni, tutti giovanissimi, tutti con una storia di successo.
Canon: essere scelti tra mille
Esattamente un anno fa una multinazionale, la Canon, lanciò un concorso per scegliere tre neolaureati da assumere a livello dirigenziale. Oltre all’importanza del nome Canon e della posizione offerta, un elemento di forte attrazione era la previsione di un intenso training iniziale di 18 mesi, tre semestri di esperienze, da fare in tre diverse capitali europee. I candidati furono oltre mille, provenienti dalle migliori università europee. Dalla European School of Economics parteciparono due studenti: Lisa Cocco e Gennaro Bifulco. Risultarono tra i primi tre e da un anno, giovanissimi, sono manager della Canon con la responsabilità di “Project owner”.read more
Siamo un paese di creativi, si sa; e l’Italia ha inventato un criterio tutto suo. Si chiama territorialità. Il ragionamento è semplice. Vuoi dare una preparazione a tuo figlio di taglio internazionale? Perché no! L’importante, se vuoi che un giorno i suoi studi siano riconosciuti, è che questi si facciano fuori dall’Italia. Quest’assurdità, vera e propria aberrazione, è bastata da sola a tenere lontano i “temuti” atenei stranieri (ma gli europei sono “stranieri”?), a scongiurare la malaugurata apertura di College e Università in Italia.read more
Possono le parole pace ed economia andare di pari passo? Su questo tema si è dibattuto ieri durante la conferenza “La pace è economia”, parte di un ciclo organizzato dalla European School of Economics ed alla quale, dopo personalità illustri quali Michail Sergeevič Gorbačëv e Joseph Rotblat, ha presenziato l’irlandese Betty Williams, insignita del premio Nobel per la pace nel 1976 in quanto fondatrice, insieme a Mairead Corrigan, del “Movimento delle donne per la pace”.
“La guerra e tutta l’ economia di guerra finora sono stati sempre un business. Ora siamo ad una svolta, l’industria della guerra è obsoleta, i paesi avanzati, economicamente dipendenti gli uni dagli altri, non se ne possono più avvalere. Ormai si possono tollerare solo guerre locali ed isolate, in attesa di una conversione totale del sistema”.read more
Михаил Сергеевич Горбачёв, (traslitterato come Michail Sergeevič Gorbačëvin, Mikhail Gorbachev o Sergheevic Gorbaciov) è stato generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica dal 1985 al 1991, e protagonista degli importanti processi di riforma che hanno portato alla dissoluzione dell’URSS e alla riunificazione della Germania. Artefice, con la sua politica, della fine della guerra fredda, fu insignito nel 1989 della Medaglia Otto Hahn per la Pace e, nel 1990, del Nobel per la pace.read more
Parte domani il Master in Management dello Sport organizzato dalla European School of Economics. Lo sport è considerato a pieno titolo tra i nuovi pilastri del business mondiale. Lo sport, sotto i nostri occhi, è diventato, oltre che un fenomeno sociale di massa, uno dei comparti più interessanti dell’economia europea e mondiale, con oltre 30,000 miliardi annui di fatturato e, alla svolta del secolo, un importante serbatoio di occupazione intellettuale giovanile. Lo sport e il suo mondo sono stati teatri negli ultimi anni di una fase di profonda e radicale trasformazione. Aspetti normativi (sentenza Bosman e Legge n° 586/96, che ha consentito alle società sportive di trasformarsi in società per azione e di indirizzarsi verso la quotazione in Borsa), tecnologici (Tv digitale, pubblicità virtuale e Internet) e socio culturali (crescente disponibilità per il tempo libero) hanno evidenziato la necessità di sviluppare metodologie di gestione nuove ed adeguate ad un mercato sempre più internazionale e competitivo. Tra le materie che vengono impartite durante il corso figurano: Management dello Sport, Marketing Sportivo, Sponsorship e Trend. Durante il corso si avrà l’opportunità di sviluppare un “Progetto Business” con l’ausilio e la supervisione della Scuola e dei docenti.read more
Marcos Evangelista De Morais, meglio conosciuto come ”pendolino” Cafu, punta di diamante della Roma e terzino della nazionale brasiliana Campione del mondo a Usa 94, si prepara a diventare il primo calciatore al mondo a conseguire la Laurea in Economia e Finanza con specializzazione in Management dello Sport. Il calciatore giallorosso ha scelto infatti di studiare alla European School of Economics. Tra gli ”sportivi” impegnati a conseguire una laurea anche Jury Chechi, Antonio Rossi, Manuela Di Centa, Annarita Sidoti, Fabiana Luperini.read more
Questa volta anziché le medaglie hanno sfoggiato la toga: Fabrizio Ranieri, campione del mondo di canottaggio, e Paolo Tommasini, medaglia d’argento ai mondiali di canoa, si sono laureati in Management dello Sport alla European School of Economics.
Al Teatro Valle, per l’occasione, altri famosi sportivi che studiano per diventare manager applaudono i loro colleghi: l’olimpionico di canoa Antonio Rossi, che le studentesse in sala si mangiano con gli occhi, la biondina Annarita Sidoti, campionessa di marcia, quel simpaticoneread more
Campioni di serietà nello sport e nella vita, Juri Chechi e Antonio Rossi, punte di diamante della ginnastica e della canoa italiana, si preparano a diventare manager per restare anche in futuro nel mondo dello sport.
Entrambi studenti della facoltà di Sport Management della ESE, European School of Economics, ieri hanno consegnato i diplomi ai primi laureati dell’ateneo privato durante la cerimonia che si è svolta al Teatro Valle. Millecinquecento gli invitati ad assistere alla consegna delle pergamene e che è stata preceduta da una conferenza sul banking internazionale e da un balletto.read more
“La più giovane star della new mathematics”: così Fortune, nel 1957, definì l’americano John Forbes Nash che, all’età di 29 anni, aveva già scritto il lavoro per cui avrebbe vinto il Nobel per l’Economia ed era stato nominato professore al prestigioso Mit di Boston.
Un personaggio affascinante, questo matematico che ha oggi 69 anni e che è considerato il “guru” della ‘Teoria dei giochi”. In Italia arrivera tra breve, ospite della European School of Economics (scuola privata di Economia, Finanza e Management).read more
Il suo sogno è un mondo senza armi nucleari. E ora che la Terra non è più divisa in due dalle idiologie armate, Joseph Rotblat, fisico, Premio Nobel per la Pace nel 1995, presidente del movimento Pugwash fondato insieme ad Albert Einstein e Bertrand Russell, 89 anni portati benissimo, batte senza sosta il pianeta per convincere politici potenti e semplici cittadini che quel sogno è diventato un progetto concreto e realizzabile.
Ieri a Roma, ospite della European School od Economics, per rimuovere la nostra distrazione e spiegare, ancora una vola, i sui perché. Vale davvero la pena riascoltarlo perché se i motivi del conflitto nucleare e totale e della totale distruzione dell’umanità si sono affievoliti, fin quasi a scomparire, gli strumenti, i missili e le loro testate all’uranio o al plutonio restano per buona parte stipate negli arsenali.read more
Ranking and reviews. Read about ESE on International Press and students’ opinions.