Studiare, Viaggiare, fare stage nelle più grandi imprese del mondo

Una base studentesca di oltre duemila studenti e una “produzione” di mille laureati negli ultimi tre anni, tutti giovanissimi, tutti con una storia di successo.

Canon: essere scelti tra mille
Esattamente un anno fa una multinazionale, la Canon, lanciò un concorso per scegliere tre neolaureati da assumere a livello dirigenziale. Oltre all’importanza del nome Canon e della posizione offerta, un elemento di forte attrazione era la previsione di un intenso training iniziale di 18 mesi, tre semestri di esperienze, da fare in tre diverse capitali europee. I candidati furono oltre mille, provenienti dalle migliori università europee. Dalla European School of Economics parteciparono due studenti: Lisa Cocco e Gennaro Bifulco. Risultarono tra i primi tre e da un anno, giovanissimi, sono manager della Canon con la responsabilità di “Project owner”.

Sin dal primo anno gli studenti delle European School of Economics assaporano l’intensità della vita lavorativa facendo stage nelle imprese leader in Italia e nel mondo. Difatti i titoli conseguiti tramite ESE sono un vero e proprio passaporto alla carriera, il mezzo più veloce per un immediato inserimento nelle grandi organizzazioni e nelle imprese più prestigiose.

Nel 2001 The Times ha classificato l’European School of Economics al primo posto “per il successo e la velocità d’inserimento nel mondo del lavoro”

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Il Sogno è la cosa più reale che ci sia
Dovunque abbiamo cercato ed intervistato, abbiamo incontrato studenti felici della loro scelta e con un successo spesso eclatante.

“Sono stato assunto a Modena dalla Ferrari: il mio sogno fin da quando, bambino, allineavo i modellini sugli scaffali della mia camera”

E’ Manlio Accardo che parla, un laureato 2001 della European School of Economics di Roma. “Hanno apprezzato la mia preparazione internazionale e concreta ed hanno avuto modo di conoscermi e ‘riconoscermi’ al secondo anno in occasione del mio stage a Maranello.” Casi simili sono quelli di Luca Zuccarini che, fresco laureato, ha avverato il suo sogno inserendosi al Nasdaq Stock Exchange di Londra; di Marco D’Amico, che è oggi vicepresidente dell’American Airlines a Dallas, di Serena Tolino che ha superato nella selezione 150 laureati delle università milanesi inserendosi a livello manageriale nel Marketing della Heineken, di Alessandra Migliaccio, a un solo anno dalla Laurea è giornalista del Wall Street Journal o di Luca Nava della Ernst & Young

Abbiamo intervistato i ragazzi nell’intervallo tra le le lezioni, mentre discutevano tra loro, completavano un lavoro di gruppo (un “project”) o semplicemente passeggiavano nei giardini del campus. Le indicazioni sono state unanimi: la ESE è per loro un mix felice di studi teorici, di internazionalità e di attività pratiche. la sua formula coniuga lo stile e la cultura italiana con il rigore accademico britannico e il vigore e il senso pratico americano.

Matteo Dufour, diplomato presso una High School, ha scelto la specializzazione finanziaria. Frequentando la ESE ha migliorato la conoscenza dello spagnolo in quanto aveva già un ottimo inglese. Ha fatto stage presso la Merryl Linch a Boston e presso Winterose e ha frequentato un semestre di studio presso il Franklin College di Lugano. Riguardo alla domanda “cosa ne pensi di una laurea italiana”, risponde:

“Meglio un British Degree (BA with Hons) che ti apre subito ad un mercato di 400 milioni di europei e al più vasto mercato globale”.

 

Gaspare Di Fede, dopo la maturità scientifica, si è iscritto a Management dello Sport presso l’European School of Economics. La frequenza ai corsi e agli stage della ESE gli ha permesso di potenziare le sue capacità – in particolare la conoscenza di due lingue, inglese e spagnolo, che ormai parla correntemente – oltre che di acquisire una maggiore sicurezza in se stesso. Il “sogno” di costruire una carriera nel settore del management sportivo ha seguito varie tappe: un primo stage in Portogallo, presso il club di tennis e squash “Monte Aventino”, poi uno stage gestionale al Palermo Calcio, un semestre di studi presso la Leeds Metropolitan University e infine l’approdo al Valencia.

Giovanni Esposito, subito dopo la maturità classica, ha seguito i corsi in Media and Comunication tra Roma e Milano. Ha svolto un primo stage presso Red Film Group come assistente alla produzione, poi è stato tirocinante presso Fandango a Roma. Dopo aver svolto un semestre di studio presso l`Academy of Art College di San Francisco, è stato assistente dell’Art Director presso la P. Production Ltd di Londra, poi ha svolto la stessa mansione presso l’American Film Institute di Los Angeles. Giovanni è entusiasta delle esperienze professionali svolte e della preparazione ricevuta presso l’European School of Economics, che definisce “attuale e dinamica, avanti alle altre”.

Caterina Rocco, diplomata con maturità tecnico-commerciale, ha scelto di studiare Marketing. Prima di venire alla ESE aveva sostenuto alcuni esami nella facoltà di legge, ma non era una facoltà adatta a lei e il cambio di residenza a Milano ha contribuito a disaffezionarla. Le è piaciuta l`internazionalità della ESE. E’ migliorata nelle lingue straniere, soprattutto inglese e spagnolo (ha anche una discreta conoscenza del francese). Ha fatto diversi stage: presso una agenzia di moda milanese e presso una agenzia che organizza eventi a Firenze (la Pirene). Ha sostenuto anche uno stage a Barcellona e ha seguito un semestre di studio a Londra. Rispetto ai laureati presso le università italiane, dice di aver conseguito con anni di anticipo un titolo superiore. Perché ho viaggiato, lavorato, conosciuto nuove università, nuove culture e una diversa filosofia di vita. Sento di essere più internazionale nel modo di pensare, di vivere e di lavorare grazie alla filosofia della ESE”.

In fondo a questo reportage abbiamo voluto ascoltare le opinioni sulla European School of Economics anche di qualche genitore.

Angelo Ettore Saurin dice: “Fin dall’inizio la ESE ha rappresentato un punto di riferimento, cosa che manca tanto alla gioventù, e non solo ad essa. La European School of Economics sa costruire l’entusiasmo, la curiosità, la sicurezza e la volontà. L’apprendimento deriva da una conseguenza e non da un sacrificio imposto.

Per i genitori di Chiara Lagomarsino, anche lei, come gli altri compagni, laureata da pochi giorni, l’esperienza di studio presso la ESE è stata educativa sotto ogni aspetto “aiutandola a crescere, apprezzando ciò che la realtà contemporanea ha di positivo, senza perdere i valori fondamentali, in un ambiente armonioso, circondata da ottimi compagni di viaggio, seguita con affettuosa attenzione da tutto il team della scuola. Molto più, e molto meglio, di quanto ci si potesse aspettare. L’European School of Economics ha confermato in pieno la validità di una scelta a suo tempo a lungo meditata e, a percorso concluso, di piena soddisfazione. Senz’altro la scelta piu’ giusta per Chiara, desiderosa da sempre di cimentarsi con il mondo e di compiere esperienze diversificate e internazionali. Chiara ha trovato nella ESE il luogo migliore per concretizzare le proprie aspirazioni”.

L’Opinione delle Libertà

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Studiare, Viaggiare, fare stage nelle più grandi imprese del mondo
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European School of Economics: migliaia di studenti, tutti giovanissimi, tutti con una storia di successo da raccontare. Un reportage per raccogliere le opinioni degli studenti, e anche di qualche genitore.
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